Sono triste quando non mi ascoltano
“Sono una persona con tante idee, ma il mio capo non ne prende in considerazione una”, “quando parlo in un gruppo e non mi ascoltano, rinuncio subito alla parola”, “se non mi chiedono cosa ne penso io, mi sento esclusƏ e triste”.
Queste sono alcune delle situazioni che mi riportano i clienti che arrivano da me sconfortati perché hanno avuto degli insuccessi durante selezioni con colloqui di gruppo (durante i quali è fondamentale dare voce ai propri pensieri per poter far emergere le proprie caratteristiche) o perché sono frustrati dalla loro lenta – o assente – crescita all’interno del contesto aziendale.
Trovare il giusto equilibrio fra l’ascolto e l’espressione attiva può non essere un compito semplice, soprattutto per chi valorizza molto la riservatezza e teme di risultare impositivƏ o aggressivƏ.
Per raggiungere un buon risultato in questo ambito il ventaglio dei percorsi da scegliere cambia a seconda dell’origine della difficoltà provata. Dopo un primo colloquio di consulenza, si potrà scegliere fra consulenza emozionale, “migliora la tua intelligenza emotiva”, coaching ansia da prestazione e allenamento con la realtà virtuale.
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