Ritrovare Fiducia nelle Proprie Capacità

5 Mar 2025 | Blog

Ritrovare Fiducia nelle Proprie Capacità: Self-Efficacy Coaching

Molte persone, nel corso della loro vita, si trovano a un bivio: desiderano un cambiamento, ma non si sentono pronte ad affrontarlo. Può trattarsi di un passaggio di carriera, di un progetto personale, di una sfida sportiva o semplicemente della voglia di migliorare un aspetto della propria vita. Spesso, il problema non è la mancanza di capacità reali, ma la percezione di non essere in grado di affrontare l’ignoto.

Il coaching può essere un valido strumento per superare questo blocco, soprattutto quando si basa su un concetto chiave: l’autoefficacia. A differenza dell’autostima, che riguarda il valore che diamo a noi stessi in senso generale, l’autoefficacia è la convinzione di poter riuscire in un compito specifico. È questa convinzione che determina, in gran parte, il nostro impegno, la nostra resilienza e la nostra capacità di raggiungere gli obiettivi.

Autoefficacia e autostima: una differenza fondamentale

Sebbene i due concetti siano spesso confusi, autoefficacia e autostima non sono la stessa cosa.

  • L’autoefficacia (self-efficacy) si riferisce alla nostra percezione di essere in grado di portare a termine un compito o di affrontare una sfida. È un concetto specifico e contestuale: posso sentirmi sicuro di riuscire in un’attività lavorativa, ma meno sicuro nelle relazioni sociali.
  • L’autostima (self-esteem), invece, riguarda il valore che attribuiamo a noi stessi in senso più ampio. È più legata alle emozioni e alla percezione della nostra identità personale.

Per fare un esempio pratico: una persona può avere un’alta autostima, considerarsi generalmente competente e degna di successo, ma una bassa autoefficacia in un compito specifico, come parlare in pubblico o imparare una nuova competenza. Viceversa, qualcuno può avere un’alta autoefficacia in un’abilità tecnica, come programmare software o cucinare, ma una bassa autostima, sentendosi in generale insicuro o poco meritevole.

Il coaching basato sull’autoefficacia lavora proprio su questo: aiutare le persone a sviluppare fiducia nelle proprie capacità di affrontare sfide specifiche, aumentando così il loro senso di controllo e possibilità di successo.

Il Self-Efficacy Coaching: come funziona?

Il Self-Efficacy Coaching (Palmer & Vieira, 2017) si basa sugli studi di Albert Bandura sull’autoefficacia e propone un approccio strutturato per rafforzare la fiducia nelle proprie capacità. Secondo Bandura, l’autoefficacia si sviluppa attraverso quattro fattori principali:

  1. Esperienze di successo → Più volte riusciamo in un compito, più cresce la nostra convinzione di poterlo affrontare in futuro.
  2. Esperienze vicarie → Osservare altre persone simili a noi che riescono in un’impresa rafforza la nostra convinzione di poter fare lo stesso.
  3. Persuasione verbale → Il feedback positivo e l’incoraggiamento da parte di figure di riferimento possono aumentare la fiducia nelle nostre capacità.
  4. Stato emotivo e fisiologico → Stress, ansia e stanchezza possono minare la nostra sicurezza, mentre una buona gestione delle emozioni ci aiuta a sentirci più capaci.

Il coaching che integra questi principi segue un processo articolato in diverse fasi:

  1. Valutazione dell’autoeficacia individuale

Il primo passo consiste nel comprendere come la persona percepisce le proprie capacità in relazione agli obiettivi che vorrebbe raggiungere. Spesso, il problema non è una reale mancanza di competenze, ma una percezione distorta di sé.

📌 Esempio: Una persona che desidera cambiare lavoro potrebbe avere tutte le competenze richieste, ma essere bloccata dalla paura di non essere abbastanza preparata. Il coach aiuta a fare chiarezza su quali siano le reali capacità e dove invece sia necessario lavorare su miglioramenti concreti.

  1. Costruzione di esperienze di successo

L’autoefficacia si rafforza con l’esperienza diretta. Un buon coach aiuta a spezzettare gli obiettivi in passi più piccoli e gestibili, così da creare successi progressivi che alimentano la fiducia.

📌 Esempio: Se una persona ha paura di parlare in pubblico, il coach potrebbe iniziare con piccoli esercizi di esposizione progressiva, come parlare davanti a poche persone fidate, per poi gradualmente espandere la difficoltà.

  1. Uso di modelli di riferimento (esperienze vicarie)

Sapere che altri hanno affrontato con successo una sfida simile può essere molto motivante. Il coach può aiutare la persona a trovare riferimenti positivi e a imparare dalle loro esperienze.

📌 Esempio: Se qualcuno desidera avviare una propria attività ma teme di fallire, il coach potrebbe aiutarlo a studiare storie di persone che hanno fatto un percorso simile, analizzando cosa ha funzionato per loro.

  1. Sostegno emotivo e gestione dello stress

L’ansia e lo stress possono far diminuire la percezione di autoefficacia, anche quando si hanno le competenze necessarie. Un buon percorso di coaching include tecniche di gestione dello stress, come il respiro consapevole o la ristrutturazione dei pensieri negativi.

📌 Esempio: Se una persona si dice spesso “Non ce la farò mai”, il coach può aiutarla a sostituire questo pensiero con “Posso imparare e migliorare passo dopo passo”.

Conclusioni: il coaching basato sull’autoefficacia è utile per te?

Se senti di avere il desiderio di cambiamento, ma ti blocchi perché temi di non essere in grado di affrontarlo, lavorare sull’autoefficacia potrebbe essere un primo passo fondamentale.

Un percorso di coaching può aiutarti a:
✔ Riconoscere le tue capacità reali, separandole dai dubbi e dalle paure irrazionali.
✔ Affrontare le sfide con un metodo concreto, attraverso piccoli passi gestibili.
✔ Sviluppare strategie per gestire lo stress e mantenere la motivazione nel tempo.
✔ Costruire un atteggiamento mentale che ti permetta di affrontare nuove sfide con più sicurezza.

A differenza di altri approcci, il coaching basato sull’autoefficacia non si limita a lavorare sulla motivazione, ma fornisce strumenti pratici per rendere il cambiamento sostenibile e realistico.

L’autoeficacia non è qualcosa di fisso: può essere allenata, sviluppata e rafforzata. Con il giusto approccio, chiunque può imparare a credere di più nelle proprie capacità e a trasformare i propri obiettivi in realtà.

Se stai pensando di rivolgerti ad un coach o ad un professionista dell’aiuto, assicurati che possegga la formazione adeguata.

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